Alis Informa

Apr 27, 2020

Rif.to Ordinanza del Presidente delle Regione Lazio del 17/04/2020 n.°Z00030

La Regione Lazio in merito ad ulteriori misure per la gestione dell’emergenza epidemiologica COVID-2-2019 ha emanato nuove norme e disposizioni, con riferimento in particolare alla   campagna di vaccinazione antiinfluenzale e a quella anti pneumococcica (polmoniti) per la stagione 2020_2021.

L’ALIS con questa nota intende, in sintesi, portare a conoscenza dei propri soci queste nuove ed importanti incombenze, riguardanti soprattutto persone anziane.

Considerando quindi che le vaccinazioni sono una componente fondamentale ed essenziale dei Servizi Sanitari Regionali, e la loro leva incide direttamente sul rischio di eventuali epidemie e, in questo particolare periodo emergenziale, si evidenzia come sia necessario ridurre al minimo questi eventuali pericoli.

Poiché la popolazione anziana risulta essere quella maggiormente colpita da forme respiratorie polmonari caratterizzate da sintomatologia severa, la Regione Lazio (come del resto anche L’ALIS) ritiene sia necessario introdurre l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale per tutte le persone di età 65 anni o superiori, da assolversi nell’ambito della prossima campagna.

Tale obbligo decorre dal 15.09.2020, o alla data di compimento dei 65 anni e deve essere adempiuto entro il 31.01.2021, salvo eventuali modifiche di tali limiti.

Importante:

la mancata vaccinazione, non giustificata da ragioni di tipo medico, può comportare, a titolo di sanzione, l’impossibilità di prendere parte ad assembramenti presso centri sociali per anziani, case di riposo ed altri centri di aggregazione che non consentono di garantire il distanziamento sociale (1.5 metri).

Sugli stessi principi, citati sopra, è rafforzata la raccomandazione alla vaccinazione anti pneumoccica (polmoniti) per gli anziani sopra i 65 anni.

Naturalmente l’ALIS condivide tali provvedimenti perché sono iniziative atte a migliorare la qualità della nostra esistenza sociale.

P. S. L’ALIS crede che non sia necessario ricordare a soci, perché siamo tutte persone

mature, ma come dicevano i ns nonni latini repetet iuvant, che ancora c’e l’obbligo di rispettare, le norme contro la diffusione del Coronavirus.

Roma 23.04.2020                                                               Giorgio Morbidelli